Tomb Raider: Netflix annuncia la serie animata, Hayley Atwell voce di Lara Croft e Il Ceo della IMAX ha cercato di convincere la Paramount a non rinviare Top Gun Maverick

Nuovo adattamento tratto dal franchise di videogiochi di Tomb Raider, stavolta sotto forma di serie animata in arrivo su Netflix. Hayley Atwell, Peggy Carter nell’universo Marvel, è stata scelta per doppiare la protagonista Lara Croft in questa nuova avventura.

La storia, secondo le prime informazioni, riprenderà dopo gli eventi della trilogia reboot del videogioco, partita nel 2013 con un nuovo titolo intitolato semplicemente Tomb Raider. Per Hayley Atwell si tratta di una nuova sfida nel doppiaggio dopo aver prestato la voce all’agente Carter in What If… ?

Il franchise globale è stato recentemente ravvivato con l’annuncio di una nuova sceneggiatrice e regista per il sequel cinematografico con Alicia Vikander: sarà Misha Green, creatrice della serie Lovecraft Country. È la prima volta che Lara compare in una serie anime. Alla sceneggiatura ci sarà Tasha Huo (The Witcher: Blood Origini), che produrrà a livello esecutivo il progetto assieme a Dmitri M. Johnson di dj2 Entertainment, oltre a Stephan Budaj e Howard Bliss. Anche in questo caso Jacob Robinson supervisionerà la serie come produttore esecutivo con la sua Tractor Pants.

Dopo il rinvio di Top Gun: MaverickJackass Forever e Mission: Impossible 7 deciso dalla Paramount, Hollywood si aspettava il peggio e una nuova serie di slittamenti dovuti all’imperversare della variante Delta di Nuovo Coronavirus

A quanto pare, il peggio è stato scongiurato: i principali titoli della Sony, da Venom: la furia di Carnage a Spider-Man: No Way Home passando per Ghostbusters: Afterlife hanno mantenuto la distribuzione in sala, mentre la Disney, rassicurata dalle buone performance commerciali di Shang-Chi, ha deciso ufficialmente di riservare una finestra di distribuzione esclusiva per il cinema a tutti i suoi film fino alla fine dell’anno

Deadline pubblica ora un interessante retroscena relativo proprio allo slittamento dei titoli targati Paramount. Il sito scrive infatti che il CEO della IMAX Corporation Rich Gelfond ha cercato in tutti i modi di convincere lo studio a non posporre l’uscita dei suoi blockbuster ottenendo però il proverbiale “due di picche”:

Ho trascorso un sacco di tempo molto vicino a chi si occupa di prendere le decisioni presso la Paramount, ma allo studio credono di avere davvero qualcosa di speciale con Top Gun: Maverick. Tom Cruise ha atteso più di 35 anni per fare quel film. Penso che, dato il franchise e data la qualità di quello che hanno fatto, vogliono essere sicuri che il box office si sia ripreso al 100%. Ho cercato di convincerli a rispettare la data iniziale perché, a prescindere da qualsiasi condizione, la gente avrebbe assaltato i cinema, ma immagino che puntino ad avere una distribuzione con una perfetta condizione “ambientale”.

Dopo il rinvio di Top Gun: MaverickJackass Forever e Mission: Impossible 7 deciso dalla Paramount, Hollywood si aspettava il peggio e una nuova serie di slittamenti dovuti all’imperversare della variante Delta di Nuovo Coronavirus (

A quanto pare, il peggio è stato scongiurato: i principali titoli della Sony, da Venom: la furia di Carnage a Spider-Man: No Way Home passando per Ghostbusters: Legacy hanno mantenuto la distribuzione in sala, mentre la Disney, rassicurata dalle buone performance commerciali di Shang-Chi, ha deciso ufficialmente di riservare una finestra di distribuzione esclusiva per il cinema a tutti i suoi film fino alla fine dell’anno (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

Deadline pubblica ora un interessante retroscena relativo proprio allo slittamento dei titoli targati Paramount. Il sito scrive infatti che il CEO della IMAX Corporation Rich Gelfond ha cercato in tutti i modi di convincere lo studio a non posporre l’uscita dei suoi blockbuster ottenendo però il proverbiale “due di picche”:

Ho trascorso un sacco di tempo molto vicino a chi si occupa di prendere le decisioni presso la Paramount, ma allo studio credono di avere davvero qualcosa di speciale con Top Gun: Maverick. Tom Cruise ha atteso più di 35 anni per fare quel film. Penso che, dato il franchise e data la qualità di quello che hanno fatto, vogliono essere sicuri che il box office si sia ripreso al 100%. Ho cercato di convincerli a rispettare la data iniziale perché, a prescindere da qualsiasi condizione, la gente avrebbe assaltato i cinema, ma immagino che puntino ad avere una distribuzione con una perfetta condizione “ambientale”.

Gelfond spiega poi che, nonostante quanto stabilito dalla Paramount e la delusione provata, è sicuro che la fine dell’anno porterà buoni risultati in vista di un 2022 che sarà all’insegna dell’ottimismo:

In mezzo a questa combinazione di cose, il rinvio di Top Gun mi delude a livello personale, ma non provo sensazioni negative e anzi mi aspetto un 2022 all’insegna della positività. L’altra sera ero così felice che quando ero a vedere gli U.S. Open e a un certo punto è passato questo spot di No time to die, un promo della Heineken con Daniel Craig, che alla fine diceva “Esclusivamente al cinema all’inizio di ottobre”, mi sono messo a dare i cinque alla gente. Avranno pensato che fossi impazzito perché era solo uno spot della Heineken

Fonte Netflix Fonte Deadline

Autrice: cuore_35