James Bond: la direttrice del casting ricorda le polemiche collegate all’ingaggio di Daniel Craig come nuovo 007 e Elijah Wood scettico sulla possibilità di una reunion per i venti anni del Signore degli Anelli

Considerato che Daniel Craig ha partecipato a dei film di James Bond decisamente redditizi e generalmente apprezzati da critica e pubblico (con l’eccezione di Quantum of solace e la sua sindrome da secondo album), fa quasi sorridere il ripensare alle polemiche sorte a mezzo stampa all’indomani della notizia che sarebbe stato lui a ereditare il testimone di Pierce Brosnan in Casino Royale. L’acclamato film di James Bond uscito nel 2006 – 150 milioni di dollari di budget e 616 d’incasso worldwide – vedeva dietro alla macchina da presa Martin Campbell, già regista della prima volta di Pierce Brosnan come 007 con GoldenEye nel 1995.

In un pezzo pubblicato su Entertainment Weekly, la direttrice del casting di ben dieci film della saga, Debbie McWilliams, ha ricordato proprio le poco lungimiranti polemiche del tempo:

Devo dire che era stato tutto incredibilmente negativo. La stampa aveva reagito malissimo e mi dispiaceva molto per lui, ma in modo davvero buffo credo che sia stato un ulteriore incentivo per lui a fare del suo meglio per dimostrare che avevano tutti torto. Durante tutta la lavorazione del film scappavano fuori robe su come lui non fosse in grado di camminare e parlare, di correre, di guidare una macchina in modo appropriato, tutte gigantesche falsità. Ha continuato a lavorare a testa bassa, poi alla fine ecco che esce il film e tutti che cominciano a dire “Oh beh, dopotutto mi piace!”.

Per ragioni, ovviamente, differenti, Il Signore degli Anelli e Harry Potter potranno condividere una singolare esperienza in occasione dei loro ventennali: la mancanza di una celebrazione adeguata dell’uscita dei primi due film dei rispettivi franchise, La Compagnia dell’Anello e La Pietra Filosofale

Se, per quel che riguarda la saga basata sui libri di J.K.Rowling, la Warner si è già attirata addosso una caterva di critiche per un Harry Potter Day fallimentare che non ha portato alcuna notizia sul prosieguo della saga e non ha visto la partecipazione di neanche uno dei tre protagonisti del franchise come ospite dello streaming (c’era però Tom Felton), con Il Signore degli Anelli avverrà, probabilmente, qualcosa di analogo. Per altre cause.

È stato Elijah Wood a parlarne in una chiacchierata con Looper risalente a un paio di settimane fa in cui ha spiegato che, data la pandemia, sarà molto complicato organizzare qualcosa, specie in presenza:

Ne abbiamo parlato un po’. Si chiacchiera molto di una riunione per i 20 anni, ma non so se una strada del genere sia percorribile. Ci sono anche delle difficoltà collegate al COVID. Non so neanche se possiamo andare in Nuova Zelanda. Anzi, sono quasi sicuro che non sia fattibile a meno che non ci siano permessi speciali di sorta, che immagino siano ottenibili, ma col lockdown di mezzo. Sono tempi difficili. Quest’anno è un po’ ostico per un sacco di ragioni ed è davvero un peccato perché, in tutti questi anni compreso quest’ultimo trascorso, abbiamo parlato e continuiamo a parlare circa il fare qualcosa per festeggiare. Suppongo che, nei lati positivi, ci sia da annoverare che abbiamo almeno altri due anniversari da celebrare. Almeno abbiamo quello. So che tutti noi vogliamo celebrare a dovere, c’è il desiderio di trovare uno spazio che possa andare bene per tutti.

Fonte Entertaiment Weekly Fonte Looper

Autrice: cuore_35