Clifford il grande cane rosso: ecco il trailer finale del film e Lo IATSE pronto a entrare in sciopero da lunedì, paralisi in vista per Hollywood?

La Paramount ha diffuso in rete il final trailer di Clifford il grande cane rosso, il film di Walt Becker (Alvin Superstar – Nessuno ci può fermare) diretto per la Paramount Pictures.

Il film, ricordiamo, sarà disponibile nelle sale americane e su Paramount+ dal 10 novembre 2021

Il film è l’adattamento cinematografico di Clifford (Clifford the Big Red Dog), serie di libri per bambini dedicata al personaggio creato da Norman Bridwell.

Nel cast troviamo Horatio Sanz, Sienna Guillory, Darby Camp, John Cleese, Rosie Perez, Jack Whitehall, Jessica Keenah Wynn, Russll Wong, Dvid Alan Gried e Kenan Thompson.

La sinossi:

Emily Elizabeth (Darby Camp) riceve come regalo da uno stravagante e magico signore (John Cleese), un piccolo cucciolo di cane rosso, che immediatamente conquista il suo cuore. Ma Emily non avrebbe mai pensato che il cucciolo Clifford, al suo risveglio, si potesse trasformare in un gigantesco cane da caccia di oltre tre metri, capace di mettere a soqquadro il suo piccolo appartamento di New York. Mentre sua mamma (Sienna Guillory) è fuori citta per lavoro, Emily e il suo divertente ma impulsivo zio Casey (Jack Whitehall) si troveranno ad affrontare una gigantesca avventura in giro per la Grande Mela. Basato su uno dei racconti più amati di sempre, Clifford insegnerà al mondo come amare SENZA MEZZE MISURE!

Nato nel 1963, il “grande cane rosso” ha venduto nel mondo oltre 126 milioni di copie in tutto il mondo (tradotto in oltre 75 lingue). Le opere letterarie seguono le disavventure del gigantesco Clifford e di Emily Elizabeth, la sua giovane padroncina

Sono passati diversi anni dallo sciopero che ha fermato gli sceneggiatori americani con conseguenze molto evidenti nella produzione di film e serie tv. Lunedì Hollywood potrebbe subire conseguenze anche peggiori, rimanendo completamente paralizzata, perché lo IATSE (il sindacato che rappresenta oltre 150 mila tra tecnici, artigiani e lavoratori del mondo dell’intrattenimento tra teatro, cinema e televisione in nordamerica) ha annunciato che entrerà ufficialmente in sciopero se le trattative con l’AMPTP (l’associazione di categoria che rappresenta circa 350 case di produzione di cinema e tv in nordamerica, tra studios, canali televisivi e streamer) non daranno risultati soddisfacenti.

Lo IATSE aveva ricevuto mandato dai propri iscritti all’inizio del mese per indire uno sciopero, e immediatamente dopo il voto le trattative con la controparte (ferme da alcune settimane) erano ripartite. Negli ultimi giorni, però, il sindacato ha lamentato una sostanziale impossibilità a raggiungere accordi soddisfacenti, e ieri ha annunciato il blocco totale delle produzioni cinematografiche e televisive.

A differenza dello sciopero degli sceneggiatori, in questo caso gli studios non potranno continuare a lavorare, perché lo IATSE rappresenta i lavoratori dei settori produttivi coperti da contratti quali il Basic Agreement, l’Area Standards Agreement e il Videotape Agreement (tutti scaduti), con membri provenienti da 36 sindacati locali diversi e appartenenti a categorie come gli scenografi, i supervisori alla sceneggiatura, attrezzisti, artigiani, medici sul set, costumisti, trucco e parrucco e altre maestranze. Le produzioni che NON dovrebbero subire uno stop sono quelle pubblicitarie, le produzioni con un budget inferiore a 15 milioni di dollari (quindi i film indipendenti) e le produzioni per i canali televisivi premium (come HBO), tutte regolate da altri accordi.

“Il ritmo delle trattative non sta riflettendo l’urgenza con cui questi temi vanno affrontati,” ha commentato ieri Matthew Loeb, presidente dello IATSE. “Senza una data precisa, potremmo continuare a parlare all’infinito. I nostri membri meritano che le loro richieste base abbiano una risposta ora”.

L’AMPTP ha rilasciato una dichiarazione: “Ci sono cinque interi giorni per raggiungere un accordo, e gli studios continueranno a negoziare in buona fede sforzandosi di raggiungere un accordo per un nuovo contratto che permetta all’industria di continuare a lavorare”.

Finora, il sindacato non è riuscito a trovare un accordo sui “problemi più importanti sul posto di lavoro”, come:

  • Orari di lavoro troppo pericolosi e insicuri;
  • Stipendio minimo sindacale troppo basso;
  • Tempi di riposo ragionevoli tra pause pranzo, giornate di lavoro e weekend;
  • Compensi inferiori alla media in certe produzioni per i “new media” nonostante i budget spesso superino quelli dei blockbuster.

Le trattative sono in corso da oltre cinque mesi.

Fonte Youtube Fonte Deadline

Autore: wolverinex3